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Collezioni

Maurizio Galimberti
2017. Luglio 18.

La Fondazione Giovanni Santin Onlus arricchisce la propria collezione d 'arte con l'opera  fotografica di "Virtual Building" Mosaico di 25 polaroid (2009)di Maurizio Galimberti. Catalogo"Berlino" del 2011 pag.104


 

Il Fotografo Galimberti fin da giovane si appassiona alla fotografia partecipando a concorsi fotografici utilizzando le classiche pellicole bianco e nero. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux per una ricerca on the road. In seguito, circa dal 1983, inizia ad usare quasi esclusivamente la Polaroid, che apprezza per la immediatezza del risultato e per la possibilità di "manipolazione"; proprio con la Polaroid si esprime a suo modo con il mosaico fotografico, forma artistica per cui è maggiormente conosciuto. Utilizza la Polaroid scomponendo e ricomponendo l'immagine in mosaici per ricreare la stessa, reinterpretandola. Anche nei ritratti, molti dei quali hanno come protagonisti personaggi famosi (Johnny DeppLady GagaRobert De Niro, ecc.), riproduce con la scomposizione una tridimensionalità dell'immagine.

La particolare tecnica da lui sviluppata, chiamata anche "a grappolo" o "ad ali di farfalla"[3], descritta in diversi articoli[4] e spiegata dallo stesso Galimberti con dei filmati, ha suscitato l'interesse di numerose aziende leader in vari settori.

Nel 2017 partecipa alla 57ª Biennale Arte di Venezia[8] ( Padiglione Venezia a cura Prof . Stefano Zecchi ).Nel 1999 è stato nominato al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class.

 

Budapest Museum Hotel
1088, Trefort Street 2
361/485 1080
La fondazione espone mostre temporanee e svolge la sua attività didattica e gli incontri presso la galleria d'arte dell'Hotel Museum Budapest