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Collezioni

Nelio Sonego
2020. Marzo 31.

La Fondazione GS arricchisce la propria collezione con una opera "Rettangolare Verticale"

NELIO SONEGO

Biografia

 

Nelio Sonego nasce in Svizzera, a Sion, nel 1955. Frequenta e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, di cui assimila lo slancio gestuale e vitalistico del segno, trasposto in chiave minimalista e astraente, fin dagli anni Settanta quando realizza Strutturali, composizioni grafiche definite da linee a matita tracciate con la squadra che riproducono elementi desunti da progetti architettonici (1978-80). A questo tipo di lavori, nel corso del decennio successivo, si accostano le forme essenziali, quasi archetipiche, dei Rettangoli Verticali. “Superbo camminatore e stupendo pigro, veneto nato in Svizzera e meridionale per amore di Roma, fin dai primi anni ottanta, cominciava a sognare la verità e la menzogna dell’arte ed era quello il sogno ricorrente del viaggio lineare frammentato in momenti e luoghi diversi” (A. Filieri, Le storie di fuoco – Il viaggio lineare del vagabondo esemplare Nelio Sonego, ed. orolontano, p. 28). Queste poche righe, scritte dall’amico e artista Alfonso Filieri, scavano con sintetica efficacia nell’animo dell’artista, svelando qualcosa della sua sensibilità e della sua natura schiva e, al contempo, accesa. Tra il 1986 e il 1989 l’artista si concentra sulla figura del triangolo (Trisangoli) che viene replicato e disposto  liberamente nello spazio; il tratto è ora ottenuto mediante pennellate stese a mano libera, a scapito del maggior rigore legato alla prima produzione grafica. In questa fase quindi il suo interesse si concentra sulla definizione del segno che appare vigorosa e guizzante, aprendo agli Angoarcoli: opere essenziali caratterizzate da una potente energia e, in certi casi, non prive di un’arabescata eleganza. In tali lavori, giocati prevalentemente su un gioco di bianco (la tela) e nero (il segno), la composizione geometrica si frammenta, seguendo un calibrato impeto di natura gestuale.

Tra il 1986 e il 1989 l’artista si concentra sulla figura del triangolo (Trisangoli) che viene replicato e disposto  liberamente nello spazio; il tratto è ora ottenuto mediante pennellate stese a mano libera, a scapito del maggior rigore legato alla prima produzione grafica. In questa fase quindi il suo interesse si concentra sulla definizione del segno che appare vigorosa e guizzante, aprendo agli Angoarcoli: opere essenziali caratterizzate da un energico e sinuoso decorativismo e, in certi casi, non prive di un’arabescata eleganza. In tali lavori, giocati prevalentemente su un gioco di bianco (la tela) e nero (il segno), la composizione geometrica si frammenta, seguendo un calibrato impeto di natura gestuale.

Al 1990 risale il sodalizio con il poeta Carlo Invernizzi, in ragione di una comunanza di visioni e di intenti oltre che di una sintonia sul piano umano. Sei anni dopo Nelio Sonego firma infatti, con questi e con i pittori Gianni Asdrubali e Bruno Querci, il manifesto Tromboloide e disquarciata. Natura naturans che rappresenta una dichiarazione di poetica, redatta a Morterone (Lecco). Non a caso, sulla scia di questo progetto, vengono prodotti e pubblicati anche dei libri d’artista, ulteriore suggello e conferma dell’esistenza di una relazione simbiotica tra arte e poesia. Il titolo del manifesto diventa, nel 1997, anche quello di una mostra realizzata presso il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia e che poi viene ospitata in altre città: alla Galleria Nothburga di Innsbuck e al Museo Rabalderhaus di Schwaz. La stessa esposizione nel 1999 viene nuovamente proposta in Italia, negli spazi del Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del comune della città lombarda.

A partire dal 2003 gli Orizzontaliverticali segnano un nuovo snodo importante nello sviluppo della ricerca dell’artista: ritorna lo spunto geometrico sotto forma di rettangoli che però perdono il nitore degli esordi per acquisire un aspetto vibrante e mobile, ottenuto mediante il ricorso alla vernice a spruzzo. Tale passaggio sta a testimoniare anche un richiamo ad una sfera maggiormente connotata in senso interiore, ad una realtà diversa rispetto a quella empirica.

Da alcuni anni Sonego realizza libri fatti a mano, processo in cui la scelta e il trattamento del materiale si rivela estremamente importante sul piano artistico. Negli anni Duemila hanno luogo diverse personali: alla galleria A Studio Invernizzi di Milano, alla Fondazione Ado Furlan di Pordenone, alla Galleria Civica a Rigo di Novigrad-Cittanova (Croazia), alla Meandar Gallery di Zagabria e alla Sala delle Pietre di Todi.

Tra gli interventi degli anni a seguire si annovera quello presso Villa Pisani Bonetti, ideata da Andrea Palladio a Bagnolo di Lonigo, a cui lavora insieme a Michel Verjux (2007). Al 2008 risale una monografia, curata da Claudio Cerritelli, che ricostruisce l’intero percorso dell’artista. L’anno successivo il Velan Center of Contemporary di Torino ospita una sua personale e in occasione della mostra Arte, Natura, Poesia presso Monterone (Lecco) realizza un’opera permanente collocata al Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto.  Nel 2011 l’arte di Sonego approda all’Eight Club di Londra e alla Galerie à coté de l’Agence di Parigi. Un anno più tardi hanno luogo altre quattro esposizioni: con Nicola Carrino all’Ars Now Seragiotto di Padova, Artisti della Contemporaneità Internazionale presso la milanese Villa Clerici, Orizzontaliverticali presso DISEGNO, associazione per le arti contemporanee di Mantova, la mostra tenuta, con l’artista Bruno Querci e Carlo Invernizzi, alla Neuer Kunstverein di Aschaffenburg (2012), la mostra Azioni antiche con gli artisti Alfonso Filieri, Lucilla Catania e Claudia Peill alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna  di Roma (2015), e  con Alfonso Filieri al Museo Mario Praz e Fondazione Primoli di Roma (2016), Museo Lapidarium di Novigrad (2017), e infine al Museo H. Andersen Roma, Galerie Wuensch aircube di Linz e "L'occhio filosofico" alla galleria A Arte Invernizzi Milano (2018).

 

 

 



Maggiori informazioni https://www.nelio-sonego.com/biografia/

 

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361/485 1080
La fondazione espone mostre temporanee e svolge la sua attività didattica e gli incontri presso la galleria d'arte dell'Hotel Museum Budapest